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Alexandre Darracq fonda a Napoli nel 1906, col nome di Società Italiana Automobili Darracq, l'antenata di ciò che oggi conosciamo come Alfa Romeo. In realtà il soggiorno della S.I.A.D. a Napoli ha vita breve: l'azienda viene trasferita, dopo pochi mesi, nel quartiere Portello di Milano. La società non ha fortuna e nel 1909 viene messa in liquidazione, per esser poi acquisita, nel 1910, da alcuni imprenditori italiani. A capo della società si insedia Ugo Stella, il quale assume Giuseppe Merosi, già progettista di FIAT e Bianchi: a Merosi è affidato il compito di ideare un'auto innovativa ed originale. La nascita della nuova società segna anche il definitivo cambio di nome: da S.I.A.D. in A.L.F.A., ovvero Società Anonima Lombarda Fabbrica Automobili.
Nonostante gli sforzi imprenditoriali, l'avvento della Grande Guerra spinge i soci di A.L.F.A. a sciogliere, nel 1915, la società, la quale, a partire dal 2 dicembre 1915, viene acquisita dall'ing. Nicola Romeo che cambia il nome del gruppo milanese in Alfa Romeo. I successi arrivano quasi subito: nel 1925, a bordo dell'Alfa Romeo P2, il conte Gastone Brilli Peri vince il Gran Premio d'Italia a Monza e, nello stesso anno, Antonio Ascani il Gran Premio del Belgio, consentendo ad Alfa Romeo di aggiudicarsi il Campionato mondiale costruttori del 1925.
A caratterizzare le autovetture di Alfa Romeo il personalissimo marchio, divenuto emblema dell'estetica e della meccanica automobilistiche di stampo italiano. I successi su pista e la produzione di modelli da corsa affidati alla Scuderia Ferrari, come il 6C 2300 e 2500 e l'8C 2300 e 2900 a partire dal 1939, fanno sì che il nome Alfa Romeo viaggi oltre i confini prettamente nazionali e cominci ad esser desiderato ovunque. Il dopoguerra è il tempo in cui Alfa Romeo definisce la sua immagine, avviando la produzione di determinati modelli, aventi in comune le caratteristiche di piacevolezza estetica, sportività e classe ad un prezzo superiore, ma comunque accessibile agli automobilisti esigenti rispetto alle prestazioni. I modelli prodotti negli anni '50 e '60, in particolar modo la 1900, grande berlina di lusso, la Giulietta e la Giulia, dedicate alla classe borghese italiana, sono molto ricercate ancora oggi sul mercato delle Alfa Romeo usate.
Nel 1986, un momento di profonda crisi colpisce Alfa Romeo, spingendo la società a cedere il brand a Fiat: è questo il periodo in cui vengono prodotte alcune fra le auto Alfa Romeo più innovative quali la 164, la 155, la 156 e la 159, reperibili ancora oggi fra le Alfa Romeo usate.
Quando si parla di Alfa Romeo in vendita il vero fiore all'occhiello ha i contorni prettamente sportivi ed il profumo delle auto che non si risparmiano: Alfa Romeo è Spider, lanciata sul mercato nel 1966. La Spider Alfa Romeo nasce per competere con il coupé di Jaguar classe E, e subisce diverse rivisitazioni, giungendo alla quarta serie. Fra le Alfa Romeo nuove si intravede la grinta elitaria della vecchia Spider nel modello 4C Spider, mentre lo scatto felino è riproposto in Mito, che nella versione 1.4 Turbo ricorda la sorellastra Abarth Grande Punto, rispetto alla quale ha sempre avuto quel fascino sportivo in più.
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