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La Volkswagen è un'azienda produttrice di automobili, fra le più conosciute ed apprezzate al mondo. È una società per azioni con sede a Wolfsburg, nella Bassa Sassonia, una cittadina sorta intorno alla sua fabbrica, negli anni '30 del secolo scorso. Volkswagen è il marchio più diffuso in Europa, nel settore automobilistico, e produce autovetture e autocarri, il cui logo è ormai simbolo di distinzione e affidabilità.
Non tutti, però, sono a conoscenza dei curiosi accadimenti che portarono alla nascita della Volkswagen, che in tedesco significa letteralmente “macchina del popolo”. Fu, infatti, Hitler a volere un'automobile di costruzione germanica, valida, robusta, ma al tempo stesso economica, tanto da poter essere alla portata dei lavoratori tedeschi. L'idea del dittatore era quella di motorizzare la popolazione, fornendo un'automobile di nuova concezione, spartana ma sicura, che desse nuovo impulso all'economia, allora stagnante nella grande recessione.
Vennero costruite, allo scopo, le famose autobahn, una fitta rete autostradale che favorì la ripresa occupazionale. Ma serviva appunto una nuova vettura, che non fosse la solita fuoriserie allora in costruzione, decisamente irraggiungibile per le masse di impiegati e operai. Venne, quindi, indetto un concorso, vinto da Ferdinand Porsche, al quale fu richiesto di mettere a punto un'automobile che costasse meno di 1.000 marchi: un traguardo considerato impossibile da raggiungere per tutti i costruttori del settore. Ma Hitler aveva l'asso nella manica: contenere le spese, affidando l'intero progetto all'organizzazione dopolavoristica dei sindacati nazionalsocialisti, che divennero in pratica i proprietari della “macchina del popolo”, commercializzandola senza scopo di lucro.
Nacque così la Volkswagen 1200, destinata ad essere conosciuta in tutto il mondo col nome di Maggiolino. Un'auto mitica, simbolo di trasgressione e di libertà nel dopoguerra, soprattutto nella versione più amata dai giovani, la cabriolet. Sì, perché la deflagrazione mondiale aveva impedito il sogno hitleriano di motorizzazione delle masse, e le Volkswagen in vendita vennero requisite dalla Wehrmacht, tornando all'uso civile soltanto a guerra finita. Quale che fosse il suo destino, il Maggiolino resta una delle automobili di maggior successo, venduta in quasi 22 milioni di esemplari, durante ben 65 anni di produzione. L'ultima vettura venne regalata al pontefice, Giovanni Paolo II.
Negli anni '70, l'azienda di Wolfsburg ideò Volkswagen nuove: modelli di concezione più adatta all'evolversi dei gusti del mercato. Nacque così, nel 1973, un'auto media che entrò da subito nei favori del pubblico internazionale, la Golf. Prodotta in progressive serie, la Golf è fra le più apprezzate berline 2 volumi in commercio, anche nel settore delle Volkswagen usate. Ottima la risposta del pubblico pure per le versioni Variant, Cabrio e Plus-Sportsvan. Dal 1973, poi, la Volkswagen produce un altro modello di grande successo, la Passat, nelle versioni berlina e station wagon, anch'essa rinnovata serie per serie, sempre incontrando i favori della clientela. La prima versione venne disegnata dall'impareggiabile Giorgetto Giugiaro, e, da allora, questa vettura di classe media non ha più smesso di attrarre per la sua eleganza e la sua affidabilità.
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